Il WEC si è concluso nella giornata di ieri con la 8 ore del Bahrain, sul circuito di Sakhir. Alla fine è stata la Toyota a trionfare con la #8 guidata dal trio Buemi-Hartley-Hirakawa. Anche se è stato l’ultimo stint del pilota svizzero a garantire il trionfo della casa giapponese in Bahrain. Buemi ha impresso un ritmo forsennato nell’ultima ora della corsa, e complice anche le diverse SC entrate in pista hanno consentito alla casa giapponese di vincere non solo la gara, ma anche di portarsi a casa il titolo WEC per quel che riguarda i costruttori.
PORSCHE N.6 DRIVERS ARE CHAMPIONS OF THE WORLD.
Kévin Estre
André Lotterer
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Solo due punti (190 per Toyota, 188 Porsche ndr) hanno consentito alla casa nipponica di vincere il costruttori, sfruttando anche la gara un po’ sottotono della Porsche. La casa tedesca ha comunque concluso in seconda posizione con la #5 ed in decima con la #6. Proprio l’equipaggio della #6 con Lotterer, Vanthoor ed Estre si è assicurata il titolo piloti, già in qualche modo messo in cassaforte al Fuji. Una 963 che ha battuto quindi le hypercar, grazie anche ad un BOP che in qualche modo tende sempre a favorire le LMDH a discapito delle LMH. Opinione personale del sottoscritto eh!
DRAMA for #50 Ferrari after a collision with Alpine.
This is NOT what they needed.
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La Ferrari invece dopo aver monopolizzato quasi tutta la corsa con la #51, nell’ultimo stint di gara dopo l’ultima sosta ai box si è ritrovata settima, salvo poi recuperare sino al secondo posto. Giovinazzi proprio all’ultimo giro è stato autore di un bel sorpasso ai danni della Porsche #5. Ma poi per la casa del Cavallino Rampante è arrivata la beffa: la #51 è stata squalificata per aver utilizzato due gomme in più previste dal regolamento.
Il risultato? Un minuto di penalità per ogni singola gomma utilizzata in più, con la #51 che si è ritrovata da seconda quattordicesima. Un errore da parte delle squadra che non dovrebbe accadere… La #50 invece non è andata oltre l’undicesimo posto, complice anche una foratura in seguito ad un contatto con una delle due Alpine in una fase centrale della corsa. La terza 499P #83 gestita direttamente dal team AF Corse è giunta ottava.
Con la squalifica della 499P #51 il podio è andato alla Peugeot #93 di Jensen-Muller-Vergne, a conferma dei progressi visti al Fuji per la vettura francese. L’altra 9X8 tuttavia è stata costretta al ritiro per un problema tecnico. Restando in Francia, anche l’altro marchio presente nel WEC ovvero Alpine ha fatto una buona gara. Le due LMDH francesi sono giunte quarte e none. Dunque entrambe in top-ten! E dopo il primo podio del Fuji, l’Alpine si conferma una vettura in crescita.
Parlando degli altri costruttori, BMW ha concluso in quinta posizione con la #15, mentre la gemella #20 è stata costretta al ritiro. L’unica Cadillac presente è giunta sesta con la #2 guidata da Bamber-Bourdais-Lynn. La casa americana dal prossimo anno disporrà di due V Series-R, che saranno gestita dal team Jota. Lamborghini invece con la SC63 è stata costretta al ritiro per problemi al motore verso la parte finale della corsa. La vettura italiana a prescindere dal problema tecnico, necessita ancora di tanto lavoro di sviluppo e di messa appunto.
Da segnalare che nella giornata di oggi sono andati in scena i “rookie test”, con diversi piloti che hanno avuto modo di “assaggiare” i prototipi del WEC. In casa Ferrari tra i piloti scesi in pista c’è stato Arthur Leclerc, ovvero il fratello di Charles. Mentre in casa BMW è stata la volta di Valentino Rossi, al suo esordio con la M Hybrid V8. Ora il WEC si prenderà una lunga pausa, prima di riprendere il 2 marzo prossimo in Qatar. E con molta probabilità la sfida a tre vista quest’anno tra Porsche, Toyota e Ferrari si ripeterà nel 2025. A differenza però che Peugeot, Alpine, Cadillac e BMW saranno più vicini ai tre costruttori sopra citati.
Alberto Murador