F1 | Domenicali su sprint-race e le folli griglie invertite

Recentemente Stefano Domenicali ha paventato l'ipotesi dell'introduzione delle griglie invertite durante le gare sprint nei weekend di Formula 1. Una mossa che, qualora fosse realmente realizzata, andrebbe ad alimentare una miriade di discussioni sull'integrità dei risultati sportivi.

Stefano Domenicali, attuale CEO della Formula 1

In una recente intervista, il CEO della Formula 1, Stefano Domenicali, ha sollevato la questione delle griglie invertite per le gare sprint, un argomento che ha suscitato un acceso dibattito tra gli appassionati e i puristi del motorsport. Questa proposta si inserisce in un contesto più ampio di tentativi di rendere la Formula 1 più coinvolgente e spettacolare ma solleva anche interrogativi sulla direzione in cui il campionato sta andando e su come queste modifiche possano allontanarlo dalla sua essenza storica.

Tradizionalmente, la Formula 1 è stata vista come il massimo esempio di competizione automobilistica, dove il talento del pilota e la performance della macchina sono stati i fattori determinanti per il successo. L’introduzione delle gare sprint e la proposta di griglie invertite potrebbero essere percepite come un tentativo di “addolcire” il prodotto per attrarre un pubblico più vasto, specie i più giovani e da parti del mondo sempre più variegate e meno consci di cosa significhi per davvero lo sport dei motori. Questo approccio ha alimentato e alimenterà certamente le preoccupazioni riguardo alla perdita dell’integrità sportiva.

Domenicali ha riconosciuto che l’introduzione delle gare sprint ha ricevuto critiche iniziali, specie all’epoca della loro introduzione nel 2021, ma ha anche affermato che l’accettazione di questo formato è cresciuta nel tempo. E’ una affermazione tutto sommato vera ma molti esperti temono che l’adozione di griglie invertite possa rappresentare un pugno da KO a un equilibrio trovato finalmente con fatica, ad una falsificazione della competizione, dove il risultato finale non riflette il reale valore dei piloti e delle squadre.

Altre categorie di motorsport, come la Formula 2 e la Formula 3, hanno già implementato il concetto di griglie invertite, con risultati misti, al fine di stimolare i sorpassi e aumentare l’azione in pista. Specialmente in Formula 2, l’inversione della griglia ha spesso portato a gare più emozionanti ma diverse volte la legittimità dei vincitori è stata sotto l’occhio dei riflettori: ha davvero vinto il pilota più veloce o il più meritevole? Questa la domanda più frequente. 

Inoltre, vi è anche un’idea ancora più azzardat, quella di uno Sprint Championship, una classifica separata dove i punti guadagnati nelle gare sprint non influenzerebbero il campionato principale. Questa è stata proposta come una soluzione per evitare conflitti di interesse ma è fuori discussione che se le gare-sprint non andassero più a inficiare la classifica generale, esse perderebbero inevitabilmente di importanza.

Le proposte di Domenicali, dunque, hanno ricevuto risposte contrastanti. Mentre alcuni piloti, come Sergio Perez, hanno espresso supporto per le griglie invertite come mezzo per aumentare lo spettacolo durante i weekend di gara, altri, come Toto Wolff della Mercedes, hanno avvertito che tali cambiamenti potrebbero portare la Formula 1 a una direzione più simile a quella delle categorie inferiori, dove l’intrattenimento prevale sulla competizione genuina. E come dargli torto?

Altro incentivo per le gare sprint potrebbe essere introdotto analizzando la proposta di un premio monetario significativo. Ma francamente ci sembra l’ennesimo tentativo azzardato che andrebbe anche a creare una distinzione netta degli approcci che piloti e team adotterebbero tra le varie sessioni di un weekend di gara con sprint. 

A parere di chi scrive, questi sono tentativi di addolcire la pillola delle spint-race una volta che, quasi all’unanimità, ormai sono state accettate dal grande pubblico. Cercare di modificarne il peso e i contesti attuali, dove esse hanno una influenza fortunatamente ancora minima sulla classifica generale, è l’ennesimo tentativo di storpiare storia, tradizione ed essenza della maggiore competizione motoristica mondiale. Un tentativo di manipolazione del suo DNA, un ennesimo stravolgimento nel midollo.