WEC | San Paolo: Toyota domina, Ferrari limita i danni

Alla 6 ore di San Paolo la Toyota ha dominato la corsa di Interlagos, e senza un problema tecnico occorso alla #7, per la casa giapponese sarebbe stata una facile doppietta. Porsche mantiene la leadership in entrambi i campionati, mentre Ferrari in qualche modo è riuscita a limitare i danni. Prossimo appuntamento del WEC ad Austin l'1 di settembre.

Buemi festeggia la vittoria ad Interlagos con la Toyota credit by Toyota Gazoo Racing WEC via X

Il WEC ha fatto tappa in Brasile sul circuito di Interlagos, per la 6 ore di San Paolo. E l’epilogo della corsa carioca si era già deciso al via, con una Toyota inarrivabile per tutta la concorrenza. La GR010 dopo essersi presa l’intera prima fila nella hyperpole del sabato, ha dimostrato sin dalle prime tornate di aver un passo inarrivabile per i diretti rivali di Porsche e Ferrari. La #8 di Buemi-Hartley-Hirakawa ha trionfato in una maniera quasi imbarazzante per la superiorità dimostrata. Con il risultato di ieri il team nipponico si rilancia così in entrambe le classifiche del WEC.

La Toyota #7 in azione ad Interlagos.

Per la casa giapponese sarebbe stata una doppietta in gara se la #7 non avesse avuto quell’inconveniente alla centralina nel corso della 6 ore. Ma dopo esser scesa in ultima posizione per quel problema, il trio Conway-Kobaiashi-De Vries è riuscito a risalire sino alla quarta posizione. Il che la dice tutta su quanto fossero competitive le Toyota in Brasile, nonostante un BOP che sta dimostrando di favorire più le LMDH rispetto alle LMH.. Ma vabbè, andiamo oltre che è meglio!

Tornando a scorrere la classifica troviamo al terzo posto la Porsche 963 #6 leader del mondiale, nonostante una foratura dovuta ad un contatto con la Porsche #12. Le due Porsche ufficiali hanno raccolto il massimo, dato anche il quarto posto ottenuto dalla gemella #5. Il team di Weissach ha così mantenuto la leader in entrambi i campionati, nonostante una 963 performante a tratti.

Le due 499P ufficiali in azione ad Interlagos.

Delusione invece per la Ferrari vincitrice di Le Mans, con il Cavallino che ha dovuto limitare i danni dopo il trionfo in terra francese. Complice un BOP sfavorevole (non è la prima volta quest’anno, + 17kg rispetto a Le Mans ndr) rispetto ai rivali, le 499P si sono dovute accontentare di un 5° e di un 6° posto.

La Ferrari non è mai stata della partita durante la 6 ore, salvo per alcuni tratti della corsa. Nemmeno giocando con le strategie il team AF Corse è riuscita ad impensierire i rivali di Toyota e Porsche. La #51 quinta al traguardo ha preceduto la #50 (vincitrice a Le Mans), con il trio Molina-Fuoco-Nielsen che ora è a -19 dalla Porsche #6 leader del campionato. Mentre nei costruttori la rossa è a -17 dalla casa tedesca.

Anche il responsabile del Cavallino Antonello Coletta ha affermato che c’era una sensazione di impotenza dinanzi a condizioni così sfavorevoli. A Maranello già sapevano che con questo BOP la 499P avrebbe sofferto molto ad Interlagos. Ora bisognerà resettare tutto in casa AF Corse, e farsi trovar pronti per la prossima tappa del WEC ad Austin, il 1° settembre.

Continuando a scorrere la classifica dietro alle due Ferrari troviamo la Porsche Jota #38, davanti alla Peugeot #93, alla BMW #15 ed all’Alpine #36. Solamente undicesima invece la terza Ferrari 499P #83 gestita direttamente da AF Corse. Due parole vanno spese per la Peugeot: la 9X8 ad Interlagos ha mostrato qualche timido segnale di miglioramento, anche se il lavoro da fare è ancora tanto!

La BMW #15 in azione ad Interlagos.
credit by BMW M Motorsport via X

BMW e Cadillac deludono ancora le attese, mentre bisogna parlare anche degli altri due marchi italiani presenti nel WEC tra i prototipi: Lamborghini per un periodo della corsa si è ritrovata addirittura in top-5, ma poi una foratura ha compromesso la gara della SC63. L’Isotta Fraschini invece continua una lenta ma costante progressione, dimostrando che la vettura milanese ha ancora buoni margini di crescita. Ma l’unica Tipo 6-C è stata costretta al ritiro per un problema al motore legato ad un sensore. Tuttavia in vista dei prossimi appuntamenti del WEC sia Lamborghini che Isotta Fraschini potranno puntare a risalire la classifica stando a quanto visto in Brasile.

Alberto Murador