IndyCar | Herta interrompe il digiuno a Toronto

Finalmente Colton Herta! Uno dei talenti più cristallini del gruppo piloti IndyCar (e figlio d'arte) torna al successo tra le strade del cittadino di Toronto. La gara è stata caratterizzata da un grande incidente in curva-1 al settantaduesimo giro.

Colton Herta (Andretti Global), #IndyCar (2024) Photo credit: NTT IndyCar Series via X

Streets of Toronto è un circuito cittadino che richiede un’estrema precisione di guida e moltissima concentrazione, perché il manto stradale irregolare e sconnesso non consente il minimo errore. L’appuntamento canadese è statisticamente favorevole al Team Andretti, squadra che sta affrontando una vera e propria rifondazione. Dalle quattro monoposto sono scesi a tre e si vocifera con sempre più insistenza che, a partire dal 2025, passeranno dai motori Honda ai Chevrolet/Illmor. Riguardo gli aspetti tecnici del tracciato, il lungo tratto che conduce al Princes’ Gate alla curva 1 e il rettilineo del Lakeshore Boulevard che sfocia in una decisa curva a destra di 90 gradi alla curva 3 sono i posti migliori per i sorpassi.

Dalle qualifiche il pronostico sembrava rispettato: pole position per Colton Herta, subito dietro il compagno di squadra Kyle Kirchwood. Terzo posto per Felix Rosenqvist (Meyer Shank Racing).

La gara è stata un autentico assolo del californiano, il quale ha condotto in testa 81 degli 85 giri totali, cedendo il comando per poche tornate solo e unicamente in occasione dei pit stop.

Raggiunto dai microfoni a fine gara, Herta ha dichiarato:

“Stavamo cercando di vincere da tanto, troppo tempo. Quarantuno partenze senza nemmeno una vittoria era un dato troppo deludente per noi. Siamo una squadra, Michael (Andretti – NDR) esige la perfezione. Sono felicissimo, la macchina era davvero veloce oggi”

Lo stesso Michael Andretti si è mostrato raggiante per la doppietta raggiunta, aggiungendo un suo personale pensiero con le lacrime agli occhi:

“Ne avevamo davvero bisogno. Siamo stati competitivi tutto l’anno ma non eravamo mai riusciti a vincere. Questo è un grande giorno.”

C’è qualcuno che ha pensato che la vittoria di Herta sia stata in qualche modo resa possibile dalla poca decisione da parte del compagno di squadra Kirkwood, ma dati alla mano non è affatto così. Colton ha semplicemente gestito il passo gara e, sulle ripartenze, è stato semplicemente perfetto. Lo stesso Kirkwood, intervistato su questo aspetto della gara, ha prontamente risposto:

“Negli ultimi giri mi sono dovuto difendere da Dixon. Dovevo guardare gli specchietti piuttosto che pensare ad attaccare Colton. Mettere a rischio il risultato di squadra oggi non era assolutamente la mossa giusta da fare. Sono felicissimo del risultato, perché l’obiettivo era portare a casa la doppietta. Colton ha conquistato la pole position sabato, quindi ha meritato la vittoria”

I due piloti hanno regalato ad Andretti Global una doppietta che non arrivava dall’anno scorso, quando il Team si chiamava ancora Andretti Autosport e Romain Grosjean e lo stesso Kyrkwood (allora vincitore) hanno fatto 1-2 a Long Beach.

 

Personalmente non sono sorpreso dalla prestazione di Herta. Erano diverse gare che si era ritrovato, che aveva trovato passo e costanza e che aveva limitato gli errori. Per qualcuno questa vittoria potrebbe sembrare banale, ma non lo è affatto. Le diverse Caution e la bandiera rossa a pochi giri dalla fine avrebbe potuto deconcentrare un pilota tendente ai black out mentali durante la corsa, ma così non è stato. Ha centellinato il push to pass e ha saputo guidare sopra i problemi di vibrazioni accusati dal secondo treno di gomme montato dopo il primo pit stop. Il tutto con un compagno di squadra, Kyle Kirkwood, che ha corso sempre sotto i due secondi per tutti gli 85 giri. La prestazione di Colton e la doppietta per la squadra di Andretti rappresenta una rinascita sotto molti punti di vista e sono sicuro che questa iniezione di fiducia non potrà far altro che portare altri risultati favorevoli nella parte finale della stagione.

Riguardo alle caution si preannunciava un’ecatombe, e così è stata. Cinque in tutto, con 12 ritiri, praticamente metà griglia. Il fatto è che Alex Palou è stato in evidente difficoltà per tutto il week end, ma i suoi rivali per il campionato hanno fatto di tutto per perdere punti. Pato O’Ward è incappato in un testacoda che ha innescato la carambola con tanto di cappottamento di Santino Ferrucci (A.J. Foyt Enterprises) e il ritiro di altri quattro piloti: Marcus Ericsson (Andretti Global), Pietro Fittipaldi (Rahal Letterman Lanigan Racing), Nolan Siegel (Arrow McLaren) e Tobie Sowery (Dale Coyne Racing) .

Will Power ha letteralmente speronato Scott McLaughlin (suo compagno di squadra – NDR) tentando un attacco senza il minimo senso logico e beccandosi una penalità che, dal quarto posto provvisorio, lo ha fatto scendere alla dodicesima posizione. A Josef Newgarden non ne va dritta una: durante il secondo pit stop, infatti, un pneumatico mal avvitato lo ha costretto a star fermo più a lungo finendo da terzo a centro classifica. Da lì ha provato una risalita che però è culminata con un errore che lo ha portato a concludere la gara in undicesima posizione. Nonostante le difficoltà, Palou ha finito in quarta posizione, a dimostrare per l’ennesima volta il motivo per cui ha già vinto due campionati. Adesso per gli avversari si fa dura: lo spagnolo comanda la classifica con 49 punti di vantaggio su Will Power e 53 su Scott Dixon.

Week end da dimenticare per Arrow McLaren e il Team Penske. McLaren ha perso Alexander Rossi per una frattura al pollice durante le prove, dovendo chiamare in fretta e furia Theo Pourchaire, il quale ha terminato la sua corsa in quindicesima posizione dopo un contatto con Linus Lundqvist. Pato O’Ward, come detto poc’anzi, ha commesso un errore che ha innescato la bandiera rossa a pochi giri dalla fine e Nolan Siegel è rimasto vittima del maxi incidente innescato dal compagno di squadra. Il Team Penske, invece, è stato protagonista di un vero e proprio dramma sportivo, con il già citato contatto tra compagni di squadra e le peripezie di Newgarden. Questa pausa servirà a entrambe le squadre per riordinare le idee.

Da segnalare l’ottima prestazione di Romain Grosjean (Juncos Hollinger Racing) giunto in nona posizione.

Ora l’NTT IndyCar Series va in pausa estiva: l’appuntamento è per il 17 di agosto sull’ovale di St.Louis, in Missouri. Godetevi le ferie, perché ad agosto ci saranno tre appuntamenti in successione con tanto di doubleheader sull’ovale di Milwaukee.