WEC | Le Mans: Ferrari, storico bis con brivido nel finale

La Ferrari #50 di Nielsen-Fuoco-Molina vince la 24 ore di Le Mans, bissando così il successo ottenuto lo scorso anno dal Cavallino Rampante. Una vittoria di strategia, di tattica, ma anche di un progetto tecnico che si sta rivelando sempre più convincente. Nemmeno le condizioni meteo avverse, le penalità dei commissari ed il BOP ha impedito alla 499P di confermarsi regina della Sarthe.

Il WEC dimostra di essere un campionato ricco di colpi di scena anche a Le Mans: la Ferrari si conferma per la seconda volta consecutiva regina della Sarthe, con una vittoria conquistata negli ultimi giri grazie ad una strategia perfetta attuata dal team AF Corse. A meno di due ore dal termine della corsa la 499 #50 è stata richiamata ai box per consentire ai meccanici di chiudere la portiera lato dx della vettura, consentendo così di fare anche il pieno di carburante. Differenziando così la strategia rispetto ai rivali di Toyota nel finale della corsa. In pratica la vettura #50 è riuscita ad effettuare una sosta in meno rispetto ai propri competitor. Mossa che alla fine si è rivelata quella vincente…

Nielsen in azione a Le Mans con la Ferrari 499P #50.

Poi dal muretto Ferrari hanno dato a Nielsen (condottiero della rossa al traguardo) le giuste impostazioni sul ritmo da tenere per arrivare con il carburante necessario al traguardo. Con tanto di energia da utilizzare sulla vettura per ogni singolo giro! Gli ultimi tre giri poi sembravano infiniti in casa Ferrari.

Ma Nielsen ha mostrato grandissima lucidità nel gestire una 499P che sul bagnato pagava qualcosa rispetto alla Toyota in termini di passo. Il danese classe ’97 una volta tagliato il traguardo si è poi lasciato andare in un pianto di gioia (giustamente), perchè nel WEC è difficile vincere. Ma vincere una Le Mans lo è ancor di più! Grande merito va dato anche agli altri due alfieri della #50, ovvero il nostro Antonio Fuoco e Miguel Molina. Anche questi ultimi due visibilmente commossi a fine gara.

La Toyota #7 in azione a Le Mans con Jose Maria Lopez.

Ma tornando alla cronaca della corsa francese, nelle ultime ore della 24 ore (scusate il gioco di parole) la GR010 #7 è stata l’unica vettura capace di insidiare la Ferrari da vicino, dato che sia la Porsche che la Cadillac avevano perso ritmo quando la pioggia è scesa nuovamente sul tracciato di Le Mans nelle ore finali della gara.  Tuttavia alla casa giapponese resta un po’ con l’amaro in bocca, perchè senza alcuni errori di Jose Maria Lopez la GR010 (forse) avrebbe battuto la Ferrari #50.

Ma con il senno di poi è sempre troppo facile dare giudizi su quale sarebbe stato l’esito della 24 ore. A completare la festa AF Corse Ferrari c’è stato il terzo posto della 499P #51 di Pier Guidi, Calado e Giovinazzi. Ovvero dei vincitori della Le Mans 2023! E forse (chissà) senza il ritiro della terza 499P gialla (per problemi alla batteria del sistema ibrido) la tripletta sarebbe potuta arrivare per il Cavallino! Sino al momento dei problemi tecnici il terzetto della #83 guidata da Kubica, Shwartzman, Yifei era in piena lotta per il podio.

Molina, Fuoco e Nielsen festeggiano sul podio di Le Mans.
credit by Ferrari Hypercar via X

Inoltre altro motivo d’orgoglio ulteriore per il Cavallino, è la bis ottenuto in terra francese nonostante una pioggia di penalità ricevute dai commissari lungo la 24 ore. Inoltre per la Ferrari si tratta anche della seconda vittoria nel mondiale WEC. Con il punteggio doppio che viene assegnato in occasione della Le Mans, l’equipaggio della 499P #50 si porta a sole nove lunghezze di distacco dai leader del mondiale della Porsche #6 (quarta a Le Mans).

Parlando di Porsche appunto, le 963 ufficiali sono riuscite a limitare i danni, con un quarto ed un sesto posto finale. Mentre le 963 clienti hanno riscontrato numerosi problemi lungo la corsa. La sensazione di questo mondiale WEC è che sarà una lotta a tre tra Ferrari, Toyota e Porsche sino alla fine del campionato. L’altro costruttore che forse può ancora inserirsi nella lotta per le prossime gare è la Cadillac, con una V.Series-R che per alcuni tratti è stata anche in testa alla corsa. Tra i piloti del marchio americano vanno spese due parole per Alex Palou: una settimana fa guidava in Indycar, ed a distanza di una settimana catapultato in un’altro tipologia di vettura è stato leader a Le Mans!

La Peugeot 9X8 durante un pit stop a Le Mans.
Credit by Peugeot Sport via X

Guardando gli altri costruttori presenti, beh, ci sono alcuni team rimandati. Altri invece che hanno letteralmente deluso. Parlando di vetture che hanno deluso c’è senz’altro la Peugeot 9X8, sempre nelle retrovie durante la corsa, nonostante gli sforzi tecnici da parte della casa francese. E dietro le file di casa Stellantis c’è chi potrebbe pensare ad un ritiro clamoroso a fine stagione… Invece BMW, Alpine hanno mostrato qualche progresso rispetto alle corse precedenti, ma incidenti e problemi tecnici hanno messo ko le vetture tedesche e francesi. Alpine ha visto entrambe le vetture finire ko per il motore andato in fumo su entrambe le A424.

Buona invece la prova della Lamborghini SC63, capace di ottenere un’ottima top-ten a Le Mans. Tra le note positive di questa quarta prova del WEC c’è anche l’Isotta Fraschini, 14° assoluta al traguardo, senza mai riscontrare particolare problemi tecnici nella vettura. La Tipo 6 LMH-C dimostra di essere una vettura con buoni margini di crescita da qui in futuro. Ora il WEC tornerà in pista ad Interlagos in Brasile a metà luglio, per la 6 ore di San Paolo.

Alberto Murador