F1 | Flavio Briatore ritorna nel “suo” team

A firma di Giorgio Terruzzi oggi un articolo di Corriere della Sera parla del clamoroso ritorno di Briatore in Formula 1 con il "suo" team, la Alpine, che prima era Renault e prima ancora Benetton e che il manager piemontese conosce come le sue tasche. Non un ruolo in prima linea in pista bensì una supervisione per ridefinire una struttura attualmente carente.

Flavio Briatore

Flavio Briatore, il manager piemontese noto per il suo successo tanto nel mondo della ristorazione quanto in quello della Formula 1, potrebbe fare il suo ritorno nel circus automobilistico. A lanciare l’indiscrezione è stato Giorgio Terruzzi con un articolo sul portale di Corriere della Sera, riportando che Briatore sarebbe stato chiamato a risollevare le sorti della scuderia Alpine, precedentemente conosciuta come Renault e ancora prima Benetton, con cui ha ottenuto numerosi successi.

Briatore non è nuovo ai successi in Formula 1. Sotto la sua guida, il team Benetton prima e Renault poi, ha vinto due campionati mondiali con Michael Schumacher nel 1994 e 1995, e altrettanti con Fernando Alonso nel 2005 e 2006. Tuttavia, il suo coinvolgimento nel controverso incidente di Nelson Piquet Jr. nel Gran Premio di Singapore del 2008, organizzato per favorire la vittoria di Alonso, lo aveva allontanato dal paddock. Ora, però, sembra che il presidente della gruppo Renault, Luca de Meo, abbia deciso di puntare su di lui per risollevare una squadra in netta crisi.

Dal suo ritorno in Formula 1, dopo la breve parentesi con il marchio Lotus, il team con base a Enstone ha fatto fatica a ottenere risultati significativi. Nonostante alcuni colpi di fortuna, come la vittoria di Esteban Ocon nel Gran Premio d’Ungheria del 2021, le prestazioni della squadra sono state deludenti. Concludendo al quarto posto nel campionato costruttori nel 2022 e al sesto nel 2023. Finora quest’anno il team ha conquistato solo due punti in otto gare.

Neanche la consulenza di Alain Prost negli anni passati è riuscita a risolvere i problemi di una squadra che manca di una struttura organizzativa robusta. Tuttavia, con De Meo al vertice, Alpine rappresenta uno dei principali brand mondiali nel settore automotive e ha tutte le potenzialità (nonchè quasi un dovere per obblighi del mercato dell’auto) per ritornare ai vertici del motorsport.

Il ruolo di Briatore sarà quello di uno speciale supervisore, senza un coinvolgimento costante nell’attività in pista. Il manager è già al lavoro per rafforzare il team attraverso una campagna acquisti tutt’altro che facile. Si parla di trattative con grandi nomi del settore, tra cui Adrian Newey (che in tanti dicono sia già davanti ai cancelli di Maranello), anche se finora non è stato possibile definire alcun nuovo organigramma.

La sfida è grande: mancano progettisti di talento e molte figure di vertice sono state allontanate. Recentemente, l’aerodinamico David Sanchez, ex Ferrari e McLaren, è entrato a far parte della scuderia, ma le teste fini disponibili sul mercato sono poche.

Briatore sta cercando di comporre una squadra competitiva con obiettivo la stagione 2026 di Formula 1. Tuttavia, se dovesse risultare impossibile, non è escluso che possa fare un passo indietro. “Viaggiare in seconda classe non è nel suo stile” (cosi chiosa Terruzzi nella sua considerazione, e c’è certamente da credergli).