F1 | Las Vegas: prove libere all’insegna di caos e problemi logistici

Poco sport e un caos assoluto nella prima giornata di prove libere del #LasVegasGP. Una magra figura per tutto il sistema F1 che alla prima edizione della nuova location nel Nevada deve fronteggiare un susseguirsi di problemi di cui è vittima, in particolare, la Ferrari.

Ferrari SF-23, Las Vegas, #LasVegasGP 2023 Ph: Scuderia Ferrari Twitter

Nella giornata di ieri vi avevamo comunicato di come le polemiche che hanno accompagnato le prime, vere, ore di vita del Gran Premio di Las Vegas fossero state costellate di polemiche e negatività varie, con le dichiarazioni di Verstappen che hanno fatto scalpore e aperto una breccia forte negli appassionati. 

Purtroppo però anche oggi dobbiamo registrare cose non belle. Nel primo, vero, giorno di attività in pista, anzi, nella primissima ora, anzi… nei primissimi minuti della prima sessione di prove libere, vedere una Ferrari distrutta letteralmente da un tombino di uno scolo per l’acqua staccatosi dall’asfalto nuovo e immacolato del tracciato fa veramente male. 

E’ successo al povero Carlos Sainz, poteva succedere a chiunque. Ma un telaio danneggiato, con annessi problemi anche a power-unit e comparto batterie, conseguenti sostituzioni di componenti e… udite udite, conseguente penalità di dieci posizioni in griglia che è arrivata dalla Federazione (come a norma di regolamento sebbene di “normale” in tutto questo ci sia ben poco), fanno veramente discutere. La prima ora di prove libere è volata cosi, con neanche dieci minuti di pista e una bandiera rossa e definitiva che le ha tagliate fuori da qualsiasi cronaca sportiva. 

Dopo un Sainz beffato, dunque, e una magra figura da parte di tutto l’organismo F1, le seconde libere disputatesi alle ore 4:00 locali per i vari ritardi di cui sopra (si, avete letto bene, i piloti di F1 a sfrecciare alle 4:00 di notte su un tracciato completamente nuovo e freddo) hanno mostrato una Ferrari pimpante e in vetta ad una classfica che francamente, non ce ne vogliate, conta quasi zero. Tanti tempi altalentanti, passi gara scostanti, gomme che generano graining (a causa di una pista freddissima ma che tenta di migliorare tantissimo), ritmi indecifrabili hanno caratterizzato una seconda sessione in un clima surreale appesantito dall’assenza di pubblico (per ragioni “logistiche”) e dalla lancetta stramba. 

Vedremo domani cosa accadrà. Di certo queste primissime ore del #LasVegasGP hanno visto il grande evento di uno sdegno quasi unanime da parte di addetti ai lavori, pubblico pagante e appassionati in giro per il mondo che fa fatica, davvero, a capire cosa abbia a che fare questo evento con il nome “F1”.

Seguiranno aggiornamenti. 

PS: da notare l’ironia della testata Autosport nel tweet in basso