F1 | Per Mazzola ha ancora senso sviluppare la SF-23

L'intervento di Luigi Mazzola ai microfoni di Pit Talk descrive la necessità di continuare lo sviluppo della Ferrari 2023 al fine di acquisire competenze per la stagione 2024.

L'ing. Luigi Mazzola, ex Ferrari

Dopo le incoraggianti gare in Canada e Austria, per la Ferrari si è materializzato un duro risveglio, seppur non così inaspettato, su suolo inglese. Il tracciato di Silverstone, notoriamente noto per lo stress a cui sottopone i pneumatici, ha messo in luce le molteplici criticità della Rossa di Maranello risultando in una prestazione scadente che non può che stimolare una riflessione circa la traiettoria degli sviluppi intrapresa dal team di Vasseur.

Secondo l’ing. Mazzola, intervenuto a Pit Talk lunedi, a seguito di un campionato ormai innegabilmente perso, risulterebbe naturale evitare di insistere su un progetto ormai naufragato e fallito quale risulta essere quello della SF-23 al fine di poter dedicare tutti gli sforzi allo sviluppo della vettura dell’anno prossimo relegando la Ferrari di quest’anno al solo ruolo di muletto per poter testare gli sviluppi in ottica 2024.

Ciononostante, l’ing. Mazzola ha chiaramente espresso un’opinione radicalmente differente, affermando che un’interruzione del progetto 2023 sarebbe priva di senso. Per sostenere tale tesi l’ex ingegnere Ferrari ha portato come esempio il percorso di McLaren che, tra Austria e Gran Bretagna, ha portato un efficacissimo pacchetto di sviluppi capace di riportare in zona podio una vettura che ad inizio stagione aveva difficoltà nell’ottenere anche solo qualche punto. Tale approccio sarebbe giustificato da una sostanziale uguaglianza tra i regolamenti della stagione in corso e della prossima che renderebbero ogni sviluppo apportato sulle attuali vetture utile e propedeutico alla prestazione per il 2024.

In sintesi, si può affermare che per l’ingegnere sia essenziale sostenere un buon ritmo di sviluppo nel 2023 per poter fare scuola per il progetto 2024, concludendo così il suo intervento su questo passaggio non prima di aver lanciato un breve, ma significativo, segnale di allarme a seguito delle rotture dei Power Trains Ferrari montati sulle vetture della Haas.