F1 | Pirro: “Il motorsport deve rinnovarsi!”

Sprint Qualifying e aumento delle gare in calendario: pro o contro? Ecco cosa ha detto Emanuele Pirro, ex pilota di F1 e attualmente commissario sportivo FIA, ai microfoni di Pit Talk.

 

 

“Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”, così recita una celebre frase di Winston Churchill, una frase che in fin dei conti contiene una grande verità. Ogni cosa è soggetta al cambiamento e allo stesso modo lo è anche uno sport come la F1. Al centro del dibattito vi è la questione dell’allungamento del calendario, che quest’anno prevede ben 23 appuntamenti, e la possibile introduzione delle Sprint Qualifying, al fine di rendere il weekend di gara, a detta di Stefano Domenicali, molto più intenso e interessante.

Proprio su quest’ultimo punto si sono create discussioni e diversi punti di vista: c’è chi è a favore e chi, invece, ritiene che la soluzione non sia il subentro della Sprint Qualifying nella giornata del sabato, ma serve ben altro per rinvigorire la massima serie del motorsport a ruote scoperte.

Tra coloro che guardano con ottimismo al cambiamento c’è anche Emanuele Pirro, ex pilota di F1 e oggi commissario sportivo FIA, ospite della puntata #257 del nostro programma radiofonico Pit Talk. L’unica cosa da fare, secondo il suo pensiero, è capire come incastrare i vari pezzi del puzzle per poter avere a disposizione l’evento perfetto:

Le vedo bene (le sprint-qualifying, n.d.r.), il mondo sta cambiando e il motorsport deve rinnovarsi e dare un segno. Se ci ricordiamo il sistema delle qualifiche, sono stati provati diversi sistemi fino ad ora con questo che funziona bene. Dimentichiamoci i dogmi del passato e proviamo a fare qualcosa di diverso.

23 gare? Pare che si stia studiando una “panchina” anche per il personale, ma guardando altri sport la Nascar fa 36 gare. Bisogna solo organizzarsi e fare in modo che le cose funzionino, ma se vuoi essere appetibile al pubblico devi proporre l’evento quante più volte possibile, problema che hanno con Le Mans.

F1 Pirro

Sappiamo tutti che il cambiamento è sempre un rischio, ma se da una parte c’è ottimismo e fiducia, dall’altra c’è insicurezza e scetticismo sul fatto che possa davvero funzionare. Tornando alla citazione iniziale, è vero, bisogna cambiare, ma non è detto che questa idea possa portare a un miglioramento.

Sarà il tempo a stabilire se la strada intrapresa da Domenicali si rivelerà quella giusta oppure no.