F1 | Melbourne: la Williams FW42 grida vendetta

La gara di Melbourne ha evidenziato ancora una volta lo stesso verdetto, in modo inequivocabile: la Williams FW42 è una vettura nata male, lenta e inguidabile. Periodi o anni di crisi e difficoltà ci possono essere e ci saranno sempre, ma questa è una vera e propria umiliazione.

Se andate da un qualunque appassionato di motori e gli chiedete quali sono le scuderie di Formula 1 più prestigiose e vittoriose di sempre vi risponderà così: Ferrari, McLaren, Williams. Questi tre team sono i più antichi sulla griglia e quelli che hanno vinto la maggior parte dei campionati dal 1950 da oggi. La Ferrari partecipa dal 1950, la McLaren dal 1967 e la Williams dal 1977. In tutti questi anni ci sono stati periodi di dominio da parte di uno di questi tre team, parliamo per esempio del periodo Senna-Prost, degli anni in cui la Williams dominava con le sospensioni attive, e dei primi anni duemila con Schumacher sulla Rossa.

Ovviamente dei periodi di crisi, anche profonda, ci sono stati per le scuderie storiche, ma mai delle proporzioni della Williams di quest’anno. Cerchiamo di analizzare la situazione nella sua completezza.

La Williams probabilmente in questa stagione è l’unico che potrebbe avere qualche problema finanziario, essendo le altre scuderie più o meno con i conti a posto. E il team di Grove non è appettibile per gli sponsor, dato il clima di anarchia che si respira nel team. Il problema però non può essere soltanto di natura economica, dato che il budget della Williams è comunque più alto di team come Haas, Racing Point e Toro Rosso, che hanno monoposto senza grandi criticità e in grado di lottare a centro gruppo.

Il team principal, Claire Williams, non si sta dimostrando all’altezza della situazione. Gestire una scuderia di Formula 1 non è facile, c’è tanta politica e bisogna farsi trovare sempre pronti. E talvolta potrebbe anche non bastare, è sufficiente ricordare che la stagione 2018 della Ferrari è stata la migliore degli ultimi dieci anni, ma il mancato raggiungimento dell’obbiettivo stagionale, il titolo, è comunque costato il posto ad Arrivabene. Pensare che lei possa salvarsi con una situazione così disastrata è difficile, molto difficile.

Il risultato ovviamente è una monoposto che porta con sé, come fossero delle zavorre che ne aumentano il peso, tutte queste problematiche. Il team ha saltato i primi due giorni di test per un forte ritardo nella produzione dei pezzi. Una possibile spiegazione può essere che già nel team sapevano che la FW42 avrebbe avuto tutti questi problemi, e hanno cercato in tutti modi una soluzione, rimandando ogni volta il via libera all’ordine dei pezzi e all’assemblaggio. Per rincarare la dose la sospensione anteriore del team è stata dichiarata illegale ed è stato necessario del lavoro extra per realizzarne una che rispettasse il regolamento. La sensazione nel paddock quindi è di una vettura che non sembra essere un progetto con delle basi solide, ma quasi un “bricolage”.

Kubica e Russell sono vittime di questa situazione, e nella gara di Melbourne sono stati delle chicane mobili. C’è stato il rischio che durante le qualifiche non riuscissero a rientrare nel 107%. Sapete a quanto è arrivato Kubica, ultimo in griglia? 106,9%. Se siete tifosi Williams preparatevi, sarà un anno lungo.