F1 | Ferrari: Rosso opaco a Melbourne

Inizia male il mondiale della Ferrari. All’Albert Park le rosse prendono un distacco importante dalle Mercedes ma soprattutto vengono battute dalla Red Bull Honda di Verstappen.

Troppo presto per fare drammi, troppo male per essere vero. Questo è il mood di chi all’alba ha assistito alla seconda delusione in due giorni. Sabato lo schiaffo in qualifica, ieri una gara al di sotto di ogni aspettativa.

La Ferrari che nei test aveva impressionato qui a Melbourne si è sparita, opaca come la sua livrea. Anche lo scorso anno al sabato non era andata benissimo ma poi la gara si era vinta. Quest’anno no, la sensazione è stata netta. Mai la Ferrari ha potuto impensierire la Mercedes incassando poi anche la sconfitta da parte di una power unit Honda finalmente competitiva.

Facile dire va tutto male, il Bahrein ci darà veramente idea di quali sono le forze in campo e sicuramente qui in Australia qualche regolazione sulle rosse non ha funzionato a dovere. Temperature basse, circuito atipico sono “alibi” che soltanto il prossimo GP potrà cancellare.

Se i valori fossero questi c’è da preoccuparsi, ma i dati raccolti a Barcellona fanno sperare e questa sfortunata campagna Australiana la potremmo considerare un’incidente di percorso.

Va però detta una cosa. Questa Ferrari rivoluzionata (benché il vertice presidenziale lo neghi) è un altro anno zero. Strada facendo capiremo se è stata la strada giusta.

Mi pare di capire che probabilmente lo scorso anno è stato un picco di competitività importante di un processo nato parecchio tempo prima. Ora questa Ferrari ha una pelle tutta nuova, un pilota giovane che deve crescere e con il sacrosanto diritto di fare qualche errore.

Leclerc ieri in qualifica non è stato efficace al 100% e oggi in gara ha reso bene dopo le prime fasi del GP. Intelligente al via ha evitato pasticci e a fine gara non ha attaccato un Vettel in evidente difficoltà tecniche.

Dall’altra parte però c’è un mostro. La Mercedes ha mostrato muscoli in qualifica e dominato la gara. L’ha fatto con due piloti. Bottas è stato una sorpresa, ma ha dimostrato la grandezza e la di una Mercedes che può addirituuta “ scegliere” con che macchina vincere.

La Ferrari, per come ha scelto di strutturarsi, non può fisiologicamente essere oggi a questo livello.