F1 | Red Bull dà una lezione sui giovani piloti

Lo sconvolgimento creato dallo scambio Verstappen-Kvyat ha creato un’onda lunga di polemiche, messe a tacere dalla vittoria dell’olandese, e di commenti legati a questa vittoria.
L’ultimo in ordine di tempo, rilasciata ad Autosport, è di Cyril Abiteboul, racing director della Renault, che valuta positivamente la scuola dei giovani piloti portata avanti dal team austriaco:
 “E’ assolutamente fantastico. Non siamo davvero sorpresi perché abbiamo lavorato con lui [Verstappen] in Toro Rosso, e mi ha sempre impressionato. Ma siamo più impressionati dalla strategia della Red Bull nel suo complesso, la loro capacità di spingersi all’estremo, perseguire un obiettivo, il migliore, costi quel che costi, qualsiasi cosa pensi la gente. Dopo tutte le polemiche che ci sono state, stanno dando una grossa lezione alla F1, quindi li seguiremo”.
Anche il team principal Red Bull, Christian Horner, parla di questa situazione in modo entusiasta, sottolinenando come, secondo lui, Verstappen e Ricciardo formino la coppia migliore del lotto.
“Sospetto che [Verstappen] diventerà più forte man mano che acquisisce esperienza, familiarità con la vettura, e sicurezza in se stesso. Penso davvero che abbiamo la coppia migliore della F1 attuale. Siamo in una posizione molto solida”.
L’osservazione di Abiteboul è significativa in quanto ammette che la politica di Red Bull, impegnata a crescere i suoi talenti in casa, sia la migliore, e crede che sia un modello da seguire. Il cinismo spesso dimostrato dal team austriaco, in particolare da Helmut Marko (il talent scout che ha portato alla ribalta, oltre a Verstappen, un certo Sebastian Vettel, 4 volte Campione del mono e ora pilota di punta della Ferrari, ndr), ha fatto fuori molti piloti bravi ma non abbastanza per gli standard di Red Bull – ne sa qualcosa Kvyat -.
Ma è proprio in questo modo che si crea una feroce competizione interna, al punto che i piloti migliori e più adatti hanno modo di mostrarsi (ne hanno fatto le spese Mark Webber, Carlos Sainz jr e Daniel Ricciardo, che sta passando da pilota di punta a seconda guida dopo il successo immediato dell’olandese).
Non solo, allevare i futuri campioni in casa fa risparmiare molti soldi di ingaggio, e permette di utilizzare queste risorse nello sviluppo della monoposto, e nel marketing. Lo stesso Abiteboul ha dichiarato apertamente che Renault seguirà la stessa filosofia, mentre Mercedes e Ferrari seguono una linea diversa. Di sicuro premiare il talento dei giovani piloti può aumentare il livello tecnico di questa F1, e contribuire a migliorare lo spettacolo in pista.